Chiacchierando con Roberto Martinelli

Per il nostro Blog oggi intervistiamo Roberto o meglio ROBY.

Roby classe 2003 ha da poco compiuto 18 anni, anche se giovanissimo, ha carattere e forza da venderee infondere a tutti i suoi compagni e questo suo carisma lha portato a diventare il CAPITANO del settore giovanile.

Iniziamo la nostra bellissima intervista con Roby e leggiamo tutta la sua passione per questo sport.

DOVE, COME E QUANDO HAI INIZIATO?

Ho iniziato alletà di 11 anni, per caso, grazie a un corso extracurricolare a scuola che durava 2 ore una volta alla settimana.

In questo corso ho incontrato il mio primo allenatore Stefan Stefanov e Dino Morlino allepoca Presidente del TTSARONNO .

Ho partecipato, dopo mesi di allenamentoa un torneo promozionale che si chiamava Prime Racchetteed è stato lì che ho capito che il Tennistavolo era il mio sport, in quel torneo non ho vinto nemmeno un set in quattro partite e sapevo appena tenere in mano la racchetta ma sentivo che questo era il mio sport e potevo crescere e fare bene.

Due anni dopo, sempre a scuola, ho ricominciato a giocare e ho conosciuto Valerio, il mio coach da allora, mentore, amico e consigliere e mi ha invitato a far parte del TT SARONNO.

Seguono, da questo incontro, 2 anni di allenamenti duro due volte alla settimana, poi tre, tutto questo prima di fare un altro esordio.

Facevo circuiti di UISP,CSI e un campionato Youth Cup FITET , la mia prima squadra, con Danilo (ancora attuale compagno di squadra). Non vincevamo mai ma questo non toglieva il mio continuo convincimento che un giorno potevamo farcela e iniziare a vincere passo dopo passo.

QUALE ESTATA LA TUA VITTORIA PIUGRANDE?

Mi è sempre un po’ difficile sceglierne una, perché, chi mi conosce bene, anche vincere una semplice partitella in allenamento per me è importante.

Mi viene in mente il passaggio del turno nel girone ai miei primi Campionati italiani di categoria a Riccione, quando, ho vinto 12 -10 alla quinta avendo salvato 2 match point.

Un’altra vittoria specialeper me è stata la partita con Marco Redaelli (ex saronnese) con 3 -2 (ancora!!!!) e di conseguenza la vittoria su Guanzate per 4-3 che ci ha fatto guadagnare la promozione in serie D1, la stagione scorsa, insomma per tagliarla corta questa era la nostra vittoria ON A COLD RAINY DAY IN STOKE.

Ma se devo proprio sceglierne una… la mia vittoria più grande finora è stata il mio bronzo ai campionati italiani a Lignano Sabbiadoro, purtroppo, ho dovuto battere ai quarti il mio primo Capitano e stimatissimo amico Andrea Agazzi, un altro momento pieno di tensioni e emozioni.

Devo però menzionare anche una vittoria specialenon proprio in campo ma diventare il Capitano del nostro settore giovanile.

Adesso che ci penso sono anche il giovano più vecchio, sono colui che segna la transizione dalla precedente che era di junior amarettiniallera attuale di giovani logicamente me incluso.

Noi giovani stiamo crescendo e siamo un grande gruppo coeso e unito, tutti sulla stessa barca, io ringrazio e ringrazierò sempre il Presidente Daneluzzi e il coach Romanò per la fiducia a me rivolta quando mi hanno incaricato di questo onore e fiducia che rinnovano ogni volta.

PARLA UN PODI ROBY ATLETA

Sono determinato, non mollo mai, do sempre il mille per cento in ogni cosa che sia allenamento o competizione, questa è lidea di atleta per me, penso sempre cosa posso fare per migliorare.

Da Natale mi alzo alle 6 per fare un allenamento ogni mattina, perché, ho letto un articolo che ci si deve allenare almeno 4 ore al giorno e visto che non è possibile a scuola ho inserito io un ora.

Sto facendo anche una preparazione fisica, fuori dagli allenamenti in palestra, di 7/8 ore alla settimana (purtroppo causa Covid la piscina è chiusa) mi concentro sulla corsa e esercizi a corpo libero tipo addominali, squat ect e dopo ogni allenamento o competizione, arrivato a casa, faccio anche 5/10 minuti di foam rollingper prevenire gli infortuni.

Rimane comunque il fatto che devo fare sempre di più!!!!

QUALI SONO I TUOI SOGNI FUTURI?
Il mio sogno è sempre stato quello di partecipare alle paralimpiadi.

Prima di fare Tennistavolo facevo equitazione e quel sogno è iniziato lì (saluto tutti i miei amici di AGRES) , ho cambiato sport ma non il sogno!!!!

Parigi 2024 sarebbe bello ma è dietro langolo e con Tokio sempre incerta.

Da un paio di mesi mi è stato riconosciuto dalla FITET una borsa di incentivazione come atleta para, un piccolissimo passo, ma, siamo sulla strada giusta per far parte della nazionale e portare il TTSARONNO in alto.

Passo dopo passo io mi fisso degli obiettivi, ogni anno e cerco di superare e migliorare ogni stagione.

Il mio obiettivo nel breve termine è arrivare in quarta categoria e poi terza e migliorare la percentuale in campionato ogni stagione andando dalla D1 alla C2 e la C1(si spera!!!!).

Ma prima di tutti questi grandi sognici sono i piccoli obiettivi quelli di migliorare ogni giorno e aumentare gli allenamenti e vincere la prossima partita..punto per punto!!!!

TU TRASMETTI TANTE EMOZIONI AGLI ALTRI, MA QUALI SONO, LE TUE EMOZIONI PENSANDO AL TUO SPORT?

Sono molto emotivo quando gioco, sto cercando di lavorare con me stesso, contenermi un po’ visto che alcuni dicono che urlo troppo, invece altri, dicono che trasmetto tanta passione con i miei famosiurli. tutto questo è semplicemente un modo di gestire la mia emotività.

Le emozioni che provo quando gioco sono tantissime , ma se penso al mio sport, cè un mix di felicità, grinta, volontà danimo, fatica (svegliarsi alle 6 ogni mattina non è facile), dolore, quanti ripensamenti quando davo il 110% in partite o allenamenti e non mi usciva un colpo o un punto fatale e facevo perdere la mia squadra, o quando, litigo aspramente con una persona che stimo tantissimo.

Un’altra emozione è la sicurezza perché sono in un club come il TT Saronno che con il passare degli anni è diventata la mia seconda famiglia e infine lottare e maturare la resilienza mentale che in questo sport è fondamentale.

COSEIL PING PONG PER TE?

Per me è quasi TUTTO, la mia passione più grande, ciò che vorrei diventasse la mia professione è anche il mio sfogo e rifugio dai miei pensieri negativi.

Il TT è dove ho trovato il mio migliore amico, lanima gemella e un grande gruppo di amici e compagni di squadra.

Con la mia passione ho coinvolto tutta la mia famiglia, il mio fratellino che gioca e sta diventando pure fortino, mia mamma che è la mia tifosa più appassionata e mio papà (seppur brontolando per finta) è sempre pronto ad accompagnarmi agli allenamenti, tornei, stage e farsi 40 minuti di macchina perché magari mi sono dimenticato qualcosa a casa!!!!!!!

IN UNA PAROLA ..IL PING PONG E?

Il ping pong e RELENTESS

Il TT è semplicemente questo e quando gioco lo divento anchio o cerco di esserlo. Si deve lottare sempre anche quando sei 2 a 0 sotto e 10-2 nel terzo..Non mollare mai, anche solo un punto in piuè importante !! Una differenza set o differenza punti può cambiare tutto un tabellone.

Si lotta sempre, sempre fino al match point compiuto, perdere capita, si pensa alla prossima la vendetta” …

Ecco giunta al termine questa bellissima e appassionata intervista al nostro Capitan Roby , leggendo e rileggendo , traspare tutta la carica, passione e forza di volontà che ha dentro di sé perché non bisogna MAI mollare che sia allenamento o partita.

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